FONDO ASILO, MIGRAZIONE ED INTEGRAZIONE 2014-2020

Cittadini si diventa. Il contributo degli immigrati alla progettazione delle politiche locali

PROG-2042 CUP: H69F18000460007 - Annualità: 2018/2021

 

FONDACA in collaborazione con sei partner del Terzo Settore e della cittadinanza attiva, ha avviato in sei regioni il progetto “Cittadini si diventa. Il contributo degli immigrati alla progettazione delle politiche locali” con l’obiettivo di fornire un contributo alla programmazione di politiche di inclusione più pertinenti, di ridurre i rischi e i conflitti che accompagnano il processo di integrazione e di promuovere forme di dialogo e di scambio con le istituzioni pubbliche affinché vengano date risposte sempre più adeguate alla realtà degli stranieri in Italia.

 

Le attività progettuali – finanziate a valere sul fondo FAMI – vengono realizzate nelle province di Roma, Pisa, Foggia, Piacenza, Ancona e Treviso, con la collaborazione di partner locali costituiti da associazioni di immigrati o da reti a supporto di gruppi di immigrati e interlocutori pubblici che condividono le finalità del progetto. In particolare:

  • Associazione Bosnia Erzegovina Oltre i Confini, Piacenza
  • Associazione Africa United, San Severo (FG)
  • Cittadinanzattiva onlus, Treviso
  • CSV Lazio – Centro di Servizi per il Volontariato, Roma
  • CSV Marche - Centro Servizi per il Volontariato, Ancona
  • Tavola della Pace e della Cooperazione, Pontedera (PI)

Il progetto si propone di sostenere efficaci percorsi di coinvolgimento dei cittadini di paesi terzi e delle loro associazioni in qualità di attori responsabili in grado di incidere nella definizione delle politiche pubbliche locali in materia di integrazione sociale e culturale.

Per il raggiungimento delle sue finalità, il progetto prevede la sperimentazione di nuovi modelli di collaborazione tra enti locali e organizzazioni di stranieri attraverso la progettazione partecipata di azioni tese a migliorare l’accesso ai servizi degli immigrati e a contribuire alla elaborazione di politiche pubbliche locali che tengano conto del punto di osservazione degli immigrati, e cioè delle loro esperienze e conoscenze dei servizi.

Il principale mutamento che si vuole conseguire è quello di far sì che le amministrazioni locali possano riconoscere gli immigrati come attori responsabili nella definizione delle politiche pubbliche e per la verifica di qualità dei servizi, e non più come meri utenti o destinatari passivi di interventi.

 

Le attività del progetto

Tra le principali attività che il progetto realizzerà per raggiungere i suoi obiettivi e risultati, ci sono:

  • Attivazione della rete territoriale e coinvolgimento degli operatori dei servizi pubblici;
  • Ricognizione sugli ostacoli alla partecipazione dei cittadini stranieri nella definizione delle politiche locali;
  • Seminari e corsi di formazione con operatori degli enti pubblici locali e i rappresentanti delle associazioni di immigrati su temi quali il monitoraggio dei servizi, la cura e rigenerazione di beni comuni, la partecipazione civica, la prevenzione e gestione dei conflitti;
  • Interventi di capacity building rivolti agli stranieri e alle loro associazioni allo scopo di rafforzare capacità e competenze per la elaborazione di proposte e progetti, la comunicazione di attività e iniziative, la valutazione civica, lo sviluppo di azioni di advocacy per la tutela di specifici diritti, il monitoraggio di problemi e situazioni, la ricerca di fondi;
  • Progettazione partecipata, con il contributo di operatori degli enti locali e delle associazioni di immigrati, allo scopo di individuare le forme di partecipazione attraverso cui gli stranieri possono contribuire alla definizione dei problemi, alla individuazione delle soluzioni e alla programmazione degli interventi per il miglioramento della qualità e delle modalità di accesso ai servizi;
  • Sperimentazione di modelli partecipativi attraverso la messa in opera dei progetti sperimentali di collaborazione tra enti locali e immigrati (es. monitoraggio della qualità dei servizi, valutazione civica, campagne di comunicazione e di advocacy, cura di beni comuni, ecc.);
  • Definizione dei modelli di partecipazione;
  • Presentazione e scambio delle esperienze realizzate in occasione del convegno conclusivo del progetto.
  • La rete territoriale
  • Il progetto si avvale anche della collaborazione di quasi 30 aderenti tra associazioni di immigrati ed enti pubblici locali.

 

La rete territoriale

Il progetto si avvale anche della collaborazione di quasi 30 aderenti tra associazioni di immigrati ed enti pubblici locali.

Le associazioni di immigrati e organizzazioni civiche aderenti:

  • ACRA circolo anziani, Mogliano Veneto
  • Associazione Culturale Islamica in Italia, Roma
  • Associazione donne Capoverdiane, Roma
  • Associazione Italo Somala AISCIA, Roma
  • Associazione La Pace, Pontedera (PI)
  • Associazione Libera, Treviso
  • Associazione Senegal Solidarietà, Pontedera (PI)
  • Associazione senegalese PENCMI, Aprilia (LT)
  • Associazione Senegalese Seconde Generazioni, Pontedera (PI)
  • Associazione TerzaVia Onlus, Ancona
  • Associazione Yemba Marche, Ancona
  • Circolo Auser, Mogliano Veneto
  • Comunità Bosnia nel Cuore, Roma
  • I CARE Onlus, Treviso
  • Istituto GRIS, Mogliano Veneto (TV)
  • New Beginning ONLUS, Roma
  • SOMS società di mutuo soccorso, Mogliano Veneto (TV)

 

Gli enti pubblici locali aderenti:

  • Ambito Alto Tavoliere (Comuni di: San Severo, Apricena, Chieuti, Lesina, Poggio Imperiale, San Paolo di Civitate, Serracapriola, Torremaggiore)
  • Comune di Ancona
  • Comune di Mogliano Veneto (TV)
  • Comune di Pontedera (PI)
  • Comune di Preganziol (TV)
  • Comune di San Severo (FG)
  • Municipio I di Roma Capitale
  • Provincia di Piacenza
  • ULSS2 Marca Trevigiana (TV)