(di Giovanni Moro)
Il tema della educazione alla democrazia si presta a molte diverse trattazioni a seconda dell’angolatura utilizzata o dello spettro di fenomeni preso in considerazione; e questo con riguardo a entrambi i termini della formula. Il concetto di educazione si può riferire ad attività didattiche o scolastiche, ad attività formative estese nel tempo e nello spazio (ad esempio di educazione permanente), a specifiche tecniche di addestramento (per esempio alle procedure di deliberazione), a più generali processi di socializzazione. D’altra parte, il concetto di democrazia può riferirsi alla vita delle istituzioni, alla partecipazione elettorale, all’attività dei partiti, alle nuove forme di impegno civico. Secondo alcuni, la democrazia stessa può essere definita come un “regime dell’apprendimento” (Carlo Donolo) e in questa luce il tema di cui ci stiamo occupando acquista un significato generale: ad educare alla democrazia è la democrazia stessa.
Tenendo conto di questa complessità, cercheremo di offrire spunti di riflessione sul problema di educare alla democrazia in una età di crisi delle istituzioni e in un contesto, quello italiano, che proprio con riferimento al rapporto tra cittadini e democrazia ha rilevanti specificità; ma anche alla luce di novità significative come l’emergere di forme inedite di iniziativa civica.
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