A La via dei Librai®, nel cuore del centro storico di Palermo, tra Porta Nuova e il Teatro del Sole (https://www.laviadeilibrai.it/).
Dialogano:
Emma Amiconi, Fondazione FONDACA,
Fabio Lo Verde, docente di sociologia UNIPA,
Cristina Pecoraro, della rete regionale di Cittadinanzattiva/Tribunale per i diritti del malato,
Francesco Di Giovanni, Centro Tau.
Modera Alberto Giampino, psicologo di comunità UNIPA.
In collaborazione La Via dei Librai - Fondazione FONDACA
Isola Consolo (Cattedrale) ore 17
Si è svolto a Roma il 4 aprile l'appuntamento organizzato da Invitalia - con la collaborazione di Fondaca (Fondazione per la cittadinanza attiva) - dedicato all’ascolto e al dialogo con gli stakeholder, che ha visto confrontarsi oltre cinquanta partecipanti sulle principali questioni da affrontare per la definizione del Piano strategico di sostenibilità dell’Agenzia.
Qui il comunicato stampa di Invitalia.
Articolo di Emma Amiconi sul dibattito pubblico sul numero 307 di Urbanistica Informazioni.
Sabato 4 marzo 2023 ore 14,45
Pontificio Seminario Regionale Pugliese "Pio XI" - via Pio XI, 54 Molfetta (BA)
Modera Claudia D'Antoni
Partecipano:
Michele Sorice
Giovanni Moro
Rocco D'Ambrosio
Luca Marmo
Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Giovedì 16 febbraio 2023 ore 17.00
Lanificio Piazza Enrico De Nicola 46 Napoli - Scala A 1° piano
Pasquale Calemme - Fondazione San Gennaro
Raffaella Palladino - Cooperativa sociale E.V.A
Ismahan Hassen - Dedalus Cooperativa sociale
Osvaldo Cammarota - Circolo ILVA Bagnoli
Dialogano con Giovanni Moro e Emma Amiconi - coautori di libro
2021 Le donne e il Covid. Ricognizione sulla leadership femminile. Le modalità attraverso le quali le donne hanno realizzato concrete azioni di attivismo civico per l’interesse generale, per la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni, l’empowerment di soggetti in difficoltà durante il periodo più acuto della pandemia Covid 19.
La riflessione a monte della ricognizione è stata che, a fronte della situazione di crisi sanitaria che ha obbligato tutti a rimettere in discussione sicurezze, priorità e punti di riferimento, vi sia stato un ruolo determinante delle donne per la tenuta complessiva del tessuto sociale.
Parallelamente, la rappresentazione pubblica delle donne nella pandemia è stata associata principalmente, se non addirittura in modo esclusivo, alle immagini di caregiver (in famiglia e nei servizi sanitari) e di vittima (della violenza, della crisi economica e occupazionale).
All’aumento dell’azione civica generato dalla situazione di forte stress rappresentato dalle condizioni dettate dalla pandemia, che ha acuito fragilità e problemi irrisolti e di lunga data, non è corrisposto un riconoscimento di uno specifico ruolo delle donne, tanto che, salvo eccezioni significative, esse e il loro lavoro sono state praticamente assenti nella comunicazione pubblica.
Si tratta, ancora una volta, di un misconoscimento delle donne e del loro ruolo nella società (temi ampiamente documentati anche in precedenti attività di ricerca di Fondaca) e, al tempo stesso, di una generale incapacità di cogliere importanti elementi di trasformazione del modo di agire la cittadinanza da parte delle cittadine e dei cittadini.
La ricognizione realizzata da Fondaca ha avuto un carattere di urgenza in considerazione del rischio legato alla volatilità delle fonti (le iniziative hanno spesso utilizzato gruppi WhatsApp o altri social, non rilevati dai media principali).
Essa si è fondata dal punto di vista teorico sulla cittadinanza democratica e quindi, operativamente, sulle sue componenti dell’appartenenza, dei diritti e dei doveri e, in modo particolare, della partecipazione.
Concretamente essa è stata realizzata attraverso due attività principali. La prima è consistita in una ricognizione desk su fonti online, realizzata anche con contatti diretti con blog, chat altri strumenti social, riviste e agenzie di stampa specializzate nel terzo settore, quotidiani (in particolar modo rubriche specializzate), siti femminili dedicati, siti di umbrella organization.
La seconda attività è consistita in interviste a 23 donne leader (studiose, attiviste, rappresentanti politiche).
Alcuni risultati
La ricognizione ha permesso innanzitutto di rendere visibili numerose iniziative svolte dalle donne nell’ambito pubblico, anche come semplici cittadine, attraverso gruppi informali, organizzazioni civiche nazionali e locali. Di queste è stata fornita una prima tipologia: organizzazione di servizi (servizi prestati a prevalentemente a distanza quali supporto psicologico, supporto legale, notarile e commercialista, ecc.); supporto materiale (produzione e distribuzione di beni essenziali); sensibilizzazione, denuncia, proposta (numerose di queste iniziative hanno avuto un contenuto di genere, in particolare della violenza); donne nelle istituzioni (iniziative dirette a prevenirne ed arginarne le conseguenze della pandemia sulla scuola, sulla sanità, sul sistema economico, ecc.).
In secondo luogo sono stati formalizzati alcuni temi emergenti: donne, crisi e mobilitazioni (reazioni alle crisi, specificità della pandemia, prospettive); sottorappresentazione delle donne (leadership diffusa); donne e il lavoro di cura (da retaggio culturale e sociale a mainstream); leadership materna (caratteristiche e attitudini); leadership femminile e movimenti civici (leadership di fatto); premi e riconoscimenti (forme di riconoscimento del ruolo delle donne).
2017-2021 Reinventare e ricostruire la cittadinanza.
La cittadinanza in Italia tra crisi e trasformazioni, programma di ricerca di FONDACA.
A partire dal 1989, in tutto il mondo occidentale e oltre, la cittadinanza ha assunto il profilo di un elemento decisivo per la costruzione e il funzionamento dei regimi democratici. Ricercatori, leadership politiche, attori pubblici, privati e sociali, hanno riconosciuto in questo dispositivo di inclusione, coesione e sviluppo una risorsa da curare e valorizzare. Tuttavia, da una parte il progresso della ricerca empirica non è stato pari all’investimento di aspettative sulla cittadinanza; e dall’altra si sono dovute registrare difficoltà e criticità nel funzionamento di questo dispositivo, così come sviluppi non previsti e scarsamente conosciuti. La cittadinanza resta il più potente dispositivo di inclusione, coesione e sviluppo delle società democratiche; ma al fine di preservarlo e innovarlo è indispensabile conoscerne le manifestazioni concrete, monitorarne la evoluzione, individuarne i punti di forza e di debolezza.
A questo fine, nel quadro del suo programma di ricerca sulla cittadinanza in mutamento, FONDACA realizza uno specifico progetto rivolto all’Italia. Esso mira da una parte a disegnare il perimetro entro il quale nel nostro paese la cittadinanza si manifesta e dall’altra a costruire, con riferimento ai suoi elementi distintivi, una prima base di informazioni che possa essere utilizzata dalla comunità scientifica e dagli attori della vita pubblica per osservare il fenomeno, registrarne gli sviluppi, promuovere azioni pertinenti.
Il progetto rappresenta la prima indagine empirica specificamente focalizzata sulla cittadinanza in Italia. Essa, cioè, non ha per oggetto né la società civile in generale, né forme o pratiche specifiche di cittadinanza, come ad esempio la “cittadinanza attiva”, né suoi aspetti particolari, come ad esempio il senso civico. Il suo valore, pertanto, risiede nel fatto che essa dà la opportunità di produrre una rappresentazione dello stato e del processo evolutivo della società italiana assumendo il punto di osservazione generale della cittadinanza. Si ritiene che esso possa arricchire la conoscenza e le opportunità di iniziativa, a vantaggio di tutti.
Il programma di ricerca sulla “cittadinanza in Italia” dal 2020 ha ottenuto un contributo della Fondazione Cariplo e ha previsto nel suo svolgimento un confronto con un gruppo selezionato di ricercatori. Il volume La cittadinanza in Italia, una mappa, che raccoglie i risultati della ricerca, è stato pubblicato da Carocci nel 2022.